Macpresse, con il suo partner negli USA Sierra Int., riconquista la fiducia di Cascades Recovery

In questo articolo pubblicato sulla rivista Recycling Today, Kelly Dallyn, general manager della corporate maintenance di Cascades Recovery, descrive quali sono le caratteristiche che si prendono in considerazione nella scelta di una nuova pressa.

Dal sito magazine.recyclingtoday.com:

Kelly Dallyn, direttore generale della manutenzione aziendale presso Cascades Recovery, afferma che la pressa più vecchia dell’azienda è una Macpresse MAC 110 del 1988 e si trova presso lo stabilimento di Rochester, New York. Macpresse è rappresentata in Nord e Sud America da Sierra International Machinery, Bakersfield, California.

Cascades gestisce 19 stabilimenti in Canada ed a New York. Dallyn afferma che l’acquisto di una nuova pressa è determinato dalle caratteristiche di ciascun impianto, come tonnellaggio e tipologia di materiale: alcune strutture ricevono più di 20 tonnellate all’ora, mentre altre ne ricevono meno di 100 al giorno; inoltre, alcune strutture operano su tre turni, mentre altre solo su uno o due turni.

Dallyn afferma che gli impianti più grandi  puntano sull’utilizzo di presse come la MAC 111AS, che possono imballare circa 40 tonnellate all’ora di OCC. Ma nei suoi impianti più piccoli, Cascades Recovery utilizza presse come la Macpresse 106.

Cascades Recovery possiede circa 25 presse in totale, escluse le presse verticali e i compattatori. L’azienda utilizza presse di diversi marchi—American Baler, Bollegraaf, Harris, Machinex e Macpresse—ma la più utilizzata continua ad essere la MAC 111AS, tanto che ne possiede 10 sparse fra i vari stabilimenti.

“Pochi anni fa, Macpresse ha modificato i propri legatori per consentire la legatura a doppio filo, che ha risolto il problema della pressatura della plastica e della rottura dei cavi a causa della memoria plastica del materiale”, afferma, aggiungendo, che la Macpresse MAC 111AS è in grado di raggiungere output molto alti.

Alcuni degli impianti di Cascades trattano anche riciclabili provenienti dal circuito residenziale. In quegli stabilimenti, afferma Dallyn, l’azienda si affida alle presse a doppio pistone Harris per imballare le scatole e i contenitori, ma quasi sempre c’è anche una pressa Mac quando il materiale in entrata supera una determinata soglia.

Secondo Dallyn, negli ultimi cinque anni i nuovi modelli di macchine hanno aggiunto nuovi programmi, come la possibilità di tracciare i dati di produzione.

I programmi stanno diventando più user-friendly e interattivi.  – Kelly Dallyn

Utilizzando due tipi principali di macchine, Dallyn afferma che gli impianti di Cascades possono contare su un magazzino ricambi in comune — cilindri idraulici, pompe, PLC etc—per massimizzare l’efficienza delle operazioni.

Inoltre, gli operatori e i tecnici possono aiutarsi a vicenda per il troubleshooting. “ Con una gamma ridotta di modelli, i miei tecnici possono consultarsi l’un l’altro e collaborare in modo più efficiente in caso di problemi”, aggiunge.

Questo ci permette di trovare una soluzione per eliminare i fermi macchina . Possiamo entrare nel programma che ci fornirà tutto lo storico allarmi,  in modo da capire perché  la pressa ha smesso di funzionare. – Kelly Dallyn

 

Ecco un’anteprima di ciò che hanno scritto su di noi:

La rivista di recycling today
 


Per saperne di più sul nuovo MAC 111AS / 1, è possibile consultare la pagina del prodotto cliccando qui e scaricare la brochure.